Monday, December 29, 2008

Diete digitali

Stavolta volevo solo darvi un link a un post che mi ha colpito, tratto da un blog interessante di per sé e che vi raccomando.

L'argomento sono le diete cui molte attrici vengono sottoposte dai fotografi per i servizi fotografici che vediamo. Tramite Photoshop però. E mi fa tristezza pensare a chi si sottopone a diete vere per assomigliarvi, quindi ci tenevo a pubblicarlo, anche se è leggermente fuori tema.

Bando alle ciance, il link è:
http://attivissimo.blogspot.com/2008/12/pericoli-di-internet-e-jessica-alba.html

Sunday, December 28, 2008

"Pensare male"

Perché in italiano con "pensare male", cioè "supporre qualcosa di losco" si può anche intendere "supporre una relazione"? OK, mi dirà qualcuno, perché si suppone una tresca, magari tra gente già impegnata... però il termine in realtà lo si usa a prescindere.
Mi sa come di retaggio di una qualche epoca in cui i rapporti di coppia erano visti come qualcosa di peccaminoso. Una teoria fantasiosa, se non fosse che quell'epoca c'è stata, e ha avuto inizio con l'inizio della Cristianità (e prima ancora, penso, dell'ebraismo) e una fine che potremmo piazzare nel 1968.

Per quanto possa essere discutibile Il codice Da Vinci (che è solo un romanzo, basato su ricerche storiche un po' più autorevoli e precedenti; ma non ho una chiarissima opinione sull'argomento), quando confronta la concezione della sessualità, tra mondo pagano (dove era vista come qualcosa di naturale e sacrosanto) e mondo giudaico-cristiano (dove viene trasformata in un tabù), dice qualcosa di vero e importante.
Poi, penso sia più l'Antico Testamento che mortifica il sesso, con tutte le sue regole sulla sessualità, rispetto ai vangeli. Però in qualche modo quella visione si è perpetuata.

E sono convinto che rendere il sesso un tabù sia un fattore importante nell'insorgenza di disturbi psichici legati alla sfera sessuale, ma questa, attualmente, è più una idea mia che qualcosa su cui ho conferme.

Se qualcuna o qualcuno ne ha, la o lo invito a postarle tra i commenti.

Thursday, December 25, 2008

La Curia di Roma, l'omosessualità e la sessualità

Leggevo su Facebook dell'ultimo discorso del Papa contro l'omosessualità:
Da LaStampa.it:
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200812articoli/39437girata.asp

Da IlGiornale.it:
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=316464
dopo aver discusso la cosa sul forum di Facebook, ho capito che il posto giusto per scrivere quell'intervento era un blog. Eccomi dunque qua, a spiegare (da ex-cattolico praticante e convinto) perché la Curia di Roma* commette secondo me eresia.
*Chiesa cattolica indica la comunità dei cattolici, e per rispetto a loro ho smesso di riferirmi al papa e a chi sceglie come Chiesa. Vi sono sia laici e chierici che hanno capito il vero messaggio del Vangelo.

Sant'Agostino riespresse il fondamento del cristianesimo (il comandamento dell'amore) come "Ama e fa come vuoi", cioè "ama gli altri veramente, e fai ciò che vuoi fare, che consisterà solo di buone azioni". E sono cose come queste che amo dell'etica cristiana, anche se ormai mi definisco agnostico: ho di fatto deprivato della fede il cristianesimo, riducendolo a etica, e ripensandola criticamente dove per me opportuno (ad esempio, sulla morale sessuale).
Ritengo che l'attuale morale sessuale cattolica arrivi a stravolgere il contenuto del Vangelo, sia farisea ed eretica.

Ovvie conseguenze di questa idea sono i classici comandamenti, con la discutibile eccezione di "non commettere atti impuri", ma non ne può seguire "non essere gay".

Volendo seguire il ragionamento papale, si arriva all'idea che il Creatore ha creato due sessi complementari per la continuazione della specie, e che stravolgere questo schema è contrario alla natura umana e all'uomo.
Ma se teniamo a mente il comandamento dell'amore, non è mancanza di amore verso qualcuno il non volere avere figli, o ritenere di essere fatto per persone dello stesso sesso.
E se l'obiezione è sulla mancanza d'amore verso chi sarebbe potuto nascere rispondo, senza discutere se abbis senso il concetto di amore verso una persona astratta, che è tutto da dimostrare che quel qualcuno esista da qualche parte. Anzi, la sacralità del libero arbitrio fa secondo me sì che non possa esistere un "destino" preesistente che le scelte degli uomini non fanno realizzare, quindi non ha senso parlare di chi "sarebbe potuto nascere". Ma non entro nel merito del tema dell'aborto, che è alquanto più complesso (mi limito a dire che difendo la legge italiana attuale nella sua interezza).

Ma viene spontaneo proseguire sul "compito della coppia di procreare". Francamente, guardandomi intorno, certe volte verrebbe voglia di consentire la procreazione solo dopo un esame di umanità, capacità, e volontà genitoriale, perlomeno su certe cose fondamentali. Vedo madri sostanzialmente prive di istinto materno, considero peccato che abbiano deciso di procreare, e apprezzo la coerenza di chi usa contraccettivi.
Dopodiché, si può discutere se vi sia egoismo nel non voler avere figli. Ma avere figli senza una volontà profonda è sicuramente peggio.

Un po' come per le forme di contraccezione: per la Curia il sesso è ammesso solo all'interno del matrimonio, e non mi pronuncio su questo (è un discorso che merita una analisi più approfondita), ma anche prendendo questa regola per giusta, è comunque ovvio che è peggio, se si fa sesso al di fuori del matrimonio, farlo senza preservativo. Non ci sarebbe nessuna incoerenza insormontabile nel raccomandare l'uso del preservativo "nei momenti di debolezza".
Ciononostante, la Curia romana si oppone anche alla diffusione del condom in Africa, dove decine di milioni di persone sono affette dall'HIV, e compie azioni di lobbying efficaci sulle politiche di vari paesi, sia in Africa sia in USA (vedi i link sotto); e qua scrivere Chiesa sarebbe particolarmente sbagliato visto che amplissime fette della Chiesa mostrano buonsenso su questo, ad esempio il Consiglio dei Vescovi Francesi già nel 1989 (Link 1), o la Commissione nominata da Paolo VI per studiare il problema (Link 2).
È interessante scoprire che la motivazione principale per la difesa della dottrina attuale è che le gerarchie cattoliche non potevano ammettere di essersi sbagliate, altrimenti la loro autorità sarebbe stata messa in discussione su tutte le “questioni morali” (vedi sempre Link 2).

Link 1: I cattolici iniziano a considerare il preservativo?
Link 2: Dai gruppi cattolici una lettera contro la Chiesa!